Ghost Rider: Spirit of Vengeance

RECENSIONE:
Nicolas Cage è di nuovo Ghost Rider. Dopo l'incontro con il leader di un gruppo di monaci, sembra disposto a tutto pur di salvare un ragazzino dalle grinfie del diavolo, e liberarsi una volta per tutte dalla maledizione che lo...

perseguita. Una strada da consumare per un motociclista è tutto, per questo Ghost Rider, però, è una strada incerta. Con già due riadattamenti cinematografici diversi, con lo stesso attore protagonista, ma co-protagonisti e ambientazioni diverse, il film sembra essere il classico reboot. Se nel primo film i personaggi sono privi di spessore, lasciando Nicolas Cage gestire un personaggio in balia di una storia del tutto scontata. Questo secondo capitolo vede un Ghost Rider più consapevole di se stesso e con la “rovente testa” sulle spalle. La trama è piuttosto semplice. Grazie ad un Cage ormai abituato al ruolo del rider, ed effetti speciali per niente scontati, la coppia di registi Mark Neveldine e Brian Tylor, già famosi per Gamer, concentrano il loro talento sugli effetti visivi e la spettacolarità delle sequenze d'azione. La genialità di alcune inquadrature ci portano dentro l'azione, portando ai momenti già pieni d'adrenalina, quel tocco di epicità di cui un demone su una moto di fuoco necessita. Ma come se un motocliclista, nella pieno dell'estasi per un viaggio o per una competizione, rimanesse senza benzina; l'adrenalina del primo tempo si arresta di colpo. Quando diventa inevitabile svolgere la trama, lasciando spazio ai personaggi di dialogare e costruirsi, l'entusiasmo del primo tempo si placa velocemente. La sceneggiatura non riesce a dare una struttura al corpo centrale del film, e tra l'inizio e la fine c'è un Nicolas Cage bravo finchè urla e prende fuoco, una Violante Placido poco credibile nel ruolo della nomade dell'Europa dell'est, e con un Idrs Elba che fortunatamente alza il livello di recitazione; ma non molto originale per chi già lo conosce. Se le strade un rider le deve bruciare, quelle del Ghost Rider si raffreddano facilmente. Appena l'azione lascia spazio alla trama, arrivano come semafori rossi i classici momenti morti, e purtroppo non basta annientare un intero esercito con una gru di fuoco per ripagare del mediocre ruolo della sceneggiatura. I registi hanno saputo spostare le location del film e ambientare la storia tra i giusti temi dell'inferno, della dannazione e dell'incerto bivio che c'è tra bene e male, portando questa nuova versione di Ghost Rider sicuramente ad un livello più maturo, ma non completo. Mi chiedo quanti altri film serviranno per vedere il giusto riadattamento cinematografico di Ghost Rider, personaggio Marvel creato da Gary Friedrich, Michael Ploog e Roy Thomas. Sicuramente un altro ancora.

(Recensione: a cura di Alessio Paolesse.)

Ghost Rider - Spirit of Vengegance:  (Vedi Trailer)



FOTO GHOST RIDER (Clicca per Ingrandire):




GHOST RIDER CLIPS:

Ghost Rider - Distruzione                              Ghost Rider - Backstage

             

                           

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