The Avengers

RECENSIONE:
Il momento che stavamo tutti aspettando è finalmente arrivato, il 25 Aprile, giorno di uscita nelle sale dei Vendicatori, il film probabilmente più atteso dell’anno e che, udite udite, non solo ha mantenute le promesse che..


si erano create in un anno di aspettative, ma le ha addirittura superate. Ritorna Loki come “villain” di turno, questa volta alleato con i Chitauri, prende possesso del Cubo Cosmico per impadronirsi della terra, sottraendolo a Nick Fury (Samuel L. Jackson), direttore dello S.H.I.E.L.D. I più potenti eroi della Terra si uniranno per la prima volta per fronteggiare una minaccia che da soli non sarebbero mai riusciti ad affrontare. Nascono così i primi Vendicatori.
Il regista e sceneggiatore Joss Whedon, già conosciuto per la serie tv Buffy, l’ammazza vampiri, e tra le fila Marvel  per aver scritto Astonishing X-Man, si cimenta nel più grande cross-over cinematografico della storia Marvel. Il suo primo lavoro come regista e sceneggiatore è stato per il film Serenity, ma è la prima volta che lo vediamo condurre un film così complesso e di così tanto successo. Bisogna dargli atto di essere riuscito ad amalgamare quattro storie diverse in un solo film. A tutte le personalità di ogni singolo eroe viene dato il giusto spazio: dal momento che tutti gli attori avevano già interpretato lo stesso ruolo, il lavoro del regista non è stato tanto quello di creare nuove personalità quanto quello di adattare i personaggi già esistenti in un unico film.
La trama è di per sé prevedibile ma grazie a un ritmo incalzante e a combattimenti mai banali l’interesse dello spettatore è sempre molto alto. Nonostante la tensione sia sempre molto alta, Joss Whedon riesce ad inserire alcuni momenti di ironia, dovuti soprattutto alle divergenze tra i protagonisti, e a volte con gli antagonisti, come l’inaspettata reazione di Hulk al discorso di Loki e la glaciale ironia di Tony Stark senza armatura. Il personaggio di Loki è il filo conduttore di tutto il film, manipola i protagonisti al fine di raggiungere i suoi scopi, riuscendo involontariamente ad unirli. È questo il principale punto di forza della sceneggiatura, riuscire ad unire tutti i protagonisti, così diversi tra loro, e in certi momenti  anche in aperto conflitto, per combattere un nemico comune, accantonando le proprie divergenze in perfetto stile Marvel, il tutto in maniera molto realistica e per niente forzata.
I personaggi secondari introdotti in questo film,  come la Vedova Nera e Occhio di Falco, nonostante abbiano un ruolo quasi di contorno rispetto ai classici Iron Man, Thor e Capitan America, svolgono bene il loro lavoro. Una piacevole sorpresa è stato vedere l’attore Jeremy Renner nei panni di un Occhio di Falco leggermente diverso dalla versione fumettistica, ma perfetta per questo film. Vediamo finalmente anche Scarlett Johansson, alias Vedova Nera,  immergersi  completamente nel ruolo di ex agente segreto russo,   già proposta nel film Iron Man 2. Per quanto riguarda Samuel L. Jackson (Nick Fury),  nonostante il suo ruolo marginale, mantiene sempre alto il suo impatto sullo schermo, interpretando un personaggio dalla fortissima personalità. Ma il vero piacere è stato veder collaborare i quattro grossi calibri Marvel. Captain America (ChrisEvans,):  nonostante il vero fan si aspettasse la classica leadership di Cap, al contrario  questa stenta a mostarsi se non verso la fine del film. Thor (Chris Emsworth): è forse un Dio troppo accondiscendente, ma di notevole presenza scenica. Hulk: quello di Mark Ruffalo ricorda ma si distanzia dall’Hulk di Edward Norton, riuscendo a rappresentare un Bruce Banner in lotta con il suo demone verde, che riesce ad avere comunque un buon riscontro sul pubblico. Infine Iron Man (Robert Downey Jr.): è assolutamente l’attore che più riesce ad emozionare lo spettatore, grazie al suo umorismo tagliente e un personaggio quasi cucitogli addosso. A far superare a questo film tutte le aspettative  è stata comunque l’epicità di alcune scene, come lo scontro tra Thor e Iron Man, rafforzata dall' ironia che il regista inserisce nelle varie scene; e il finale stesso, seppure prevedibile, riesce ad emozionare lo spettatore grazie all’atmosfera creatasi durante tutto il film.
In conclusione bisogna dire che è valsa la pena aver aspettato più di un anno per vedere questo film , dal momento che siamo di fronte al più grande film del suo genere,  e per questo apprezzabile e  apprezzato da tutti i tipi di spettatori, appassionati e non.

(Recensione a cura di Alessio Paolesse e Tommaso Rossi)

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