10 Regole per far Innamorare

RECENSIONE:
Iniziamo questa recensione con una piccola premessa; diciamo che già il solo titolo non mi lasciava presupporre nulla di buono, il primo trailer visto non ha placato i miei timori ma li ha bensì accentuati, e infine la visione del film...

li ha confermati tutti o quasi. Partiamo proprio dal titolo: quanti altri film italiani e non vi vengono in mente mentre lo leggete? Diciamo più di un paio, per usare un eufemismo, e già questo primo punto non è molto positivo. Veniamo alla storia: il protagonista, Marco, Guglielmo Scilla, ex studente di fisica ora maestro d’asilo, è innamorato perso di Stefania, Enrica Pintore, bella e intelligente studentessa di lettere; obiettivo del film, far in modo che Stefania noti Marco e che possibilmente ricambi il suo sentimento. Cast di supporto di Marco, i tre coinquilini: l’aspirante attore, la ragazza bella e alternativa e il musicista. Infine il padre di Marco, interpretato da Vincenzo Salemme, il classico padre assente e donnaiolo, lasciato dalla moglie e che ora vuole rimediare ai suoi errori. Ed è proprio il padre che inizierà a spiegare al figlio come l’amore sia una scienza fatta di regole e che seguendo queste regole è possibile far innamorare una persona; da qui una serie di peripezie che porteranno Marco a svariate gaffes e situazioni comiche che si trascineranno fino alla fine del film.
I problemi principali di questo film secondo me sono due: il primo è che i personaggi non hanno un minimo di personalità ovvero sembrano preconfezionati, un insieme di stereotipi diversi messi nello stesso contesto e fatti reagire agli eventi senza concedere un minimo di libertà di azione o di interpretazione; sappiamo tutti come reagirà quel determinato personaggio a quella determinata situazione probabilmente prima ancora che lo sappia il personaggio stesso. Il secondo problema è che questo film vuole essere tutto e finisce con l’essere niente; infatti unisce elementi di un film sentimentale, di un film comico, di un film fatto da situazioni reali e di un film fatto da situazioni irreali. Il risultato è che non lo puoi racchiudere in nessuno di questi generi, il che non sarebbe neanche una cosa di per sé negativa. La vita reale, infatti, non è definibile in un genere specifico ma in un grande miscuglio di tutti i generi esistenti, ed è anche estremamente complessa, mentre questo film è elementare in tutti i suoi aspetti; è questa combinazione che fa sì che la storia, e il film in generale, diano la sensazione di non stare bene in piedi sulle proprie gambe.
Di questo film in conclusione salverei solo gli attori, Vincenzo Salemme sicuramente una spanna sopra a tutti e sempre divertente, soprattutto se vi piace il suo stile. Anche i ragazzi si sono comportati bene, soprattutto è apprezzabile il fatto che siano tutti volti più o meno nuovi (almeno per me lo erano) e tutti giovani quindi con ampie prospettive di crescita. Per quanto riguarda Guglielmo, che tutti noi conosciamo come Willwoosh, ci tengo a dire che la sua interpretazione è stata molto convincente e che sono certo col tempo migliorerà ancora; inoltre volevo aggiungere che nutro un gran rispetto per questo ragazzo e per il modo in cui è riuscito a farsi largo nel mondo del cinema partendo dai video su you tube con i quali ci ha fatto divertire come nessuno, me in primis.
Un’ultima puntualizzazione: sono consapevole che la pubblicità è l’anima del commercio ma mi chiedo, dove sono finite le buone vecchie pubblicità occulte? O comunque, ok, facciamo una pubblicità diretta nella quale l’attore cita direttamente un prodotto, ma almeno inseriamola in un contesto invece di creare una scena “ad pubblicitam” totalmente estranea al film; in quella scena mancava solo una modella in bichini con una macchina fotografica, chi ha visto il film sa di cosa parlo. Sarò uno all’antica, ma preferisco di gran lunga i messaggi subliminali.

(Recensione: a cura di Tommaso Rossi.)

10 Regole per far Innamorare: (Vedi Trailer)



FOTO 10 REGOLE PER FAR INNAMORARE:




CLIPS FILM:

      Backstage 10 regole per...                      Intervista a Willwoosh

          

                       

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