Come una calamita la luna ha deformato il mio contorno, e mi
rimane l'ultima sigaretta.Ho tirato fuori dal freezer la donna che stavi
aspettando. Quindi dovresti ritrovarla da un giorno all'altro. Per un po' sarà
poco più di una sagoma, una splendida sagoma di donna stretta in un blocco di
ghiaccio. Immobile come la zanzara trattenuta nella resina. L'essenza di una
donna congelata e perfetta di una donna piccola e triste. Quando il ghiaccio si
scioglierà, potrai vedere la profonda scollatura dell'abito che indossa. L'ho
scelto io. La donna è morta, come lo sarò io. Ho passato giorni indimenticabili
al suo fianco, masticando caramelle gommose davanti alla televisione senza
audio. Ho cucinato per lei tranci di baccalà in pastella, carciofi e patate,
cime di rapa con le orecchiette. Un giorno, un po' di tempo fa, le ho promesso
anche un anello con brillante. Come un gattino dispettoso, le alzavo la sottana
sopra la testa e rimanevo lì, ipnotizzato, senza alcun controllo su ciò che
facevo o dicevo. Questa donna sa tutto di me. Abbiamo passato notti a ridere di
quel mio ingenuo riduzionismo sentimentale, della goffagine delle mie poesie, e
delle mie prose da scribacchino, e lo so, che fingeva di non commuoversi alle
mie ciarle e omelie, quando ascoltava i miei versucoli inutili, lo so che non
era così. Adesso se ne sta congelata in tutta tranquillità. Immobile. Se i
prossimi giorni saranno di sole, allora la donna avrà un aspetto meraviglioso,
sarà un' apparizione così abbagliante da lasciarti a bocca aperta. Probabilmente
non oserai avvicinarti, colto da una specie di stupore come davanti a qualcosa
di sacro e inarrivabile. Splenderà di scintille iridate, dal ghiaccio che la
contiene al sole, e dal sole al ghiaccio, che ti sembrerà di vedere una dea
dalla forma umana sorgere dall'abominio del ghiaccio, e dal fuoco del sole
contemporaneamente. Luce e buio insieme. Ti piacerà molto, ne sono certo. Forse
questa donna è una divinità, poiché non è concesso né a uomo, né ad animale
essere così bello. Naturalmente l'ho congelata in posizione supina, il solco
che attraversa la sua schiena è dritto e teso come una corda di violino. Non è
un brutto solco, ma piuttosto lo definirei come lo spazio di una nota cantata
da un tordo nel bosco. Quando sfilerai le forcine che fermano i suoi capelli,
presta attenzione, perché cadranno due sontuose trecce nere, spesse, come funi
di lana d'acciaio. Questa donna è straordinaria, e adesso, si scongelerà solo
per te! Sbaverai nei cucchiai delle sue magnifiche cosce e il tuo alito lambirà
la pelle dei suoi polsi, freschi come una pagina bianca. Dietro al suo orecchio
vedrai la luna e le perle dei suoi occhi avvamperanno come due fari
nell'inchiostro della notte. Nei suoi occhi puoi vedere riflesse quelle cose
che veramente, senza ipocrisia, senti di amare; non le cose umane, così
afflitte di caducità e di mutamento, ma bensì gli alberi, i cirri del cielo,
gli uccelli, i fiori, le cascate, le isole, gli astri, i bolidi sù dello
spazio, e tutto ciò che nella tua mortalità senti come eterno, e che non
ameresti se non lo sentissi, così, oscuramente, impietosamente irraggiungibile.
Intoccabile. Anche il suo corpo è intoccabile, nessuno oserebbe mettere le dita
sullo specchio, di ghiaccio che la contiene, le tue dita che anche quando sono
più pulite, sempre sporche sono. Ora, non lasciarti turbare da questo fatto, ma
la donna non porta il reggiseno. Rimarrai incantato davanti a questi seni d'
amazzone, e il polline biondo del suo ventre ti annebbierà piacevolmente.Porto
le mani alla bocca e urlo! Comincio a piangere perché mi ricordo. Ci sono cose
che un uomo non dimentica. Anche se fosse nulla, sento il mio cuore battere
ancora è un cuore sterile, è un cuore che non sceglie. Mi ricordo quando la
incontrai nella casa dell'autunno, era vestita di blu, blu i suoi capelli, e
aveva un sorriso per me. Mettemmo in scena il nostro spettacolo sotto una tenda
di foglie, e poi, ma poi, fummo vittime del sonno. La notte, il tempo
lentissimo fece cenere dell' incendio dei nostri corpi, cancellando il nostro
passato. Allora io piansi nel sonno, e quando mi svegliai ero uno splendido
cervo maschio, con le ginocchia tutte graffiate. Avrei potuto congelarmi
insieme a lei? Congelati per sempre nel ghiaccio degli innamorati, ma alla
fine, ho chiuso nel freezer solo lei. Il suo nome sarà acqua nella tua mano.
Per me è finita. Tutto è finito quel giorno. Mi sono disteso lungo il suo
fianco, ho respirato il mio nome nella sua bocca, e ho strappato una piccola
manciata d'erba. Allora due grandi lacrime sono scivolate dai miei occhi alla
gola. È andata così. Il mio bel dolore ha germogliato come lo stelo, senza
resistenza, sulle mie labbra chiuse. Così, ho finito per rinchiuderla nel
freezer, ed è diventata la mia Ofelia d'inverno. Questa donna che ti lascio, è
magnifica, i poeti e i bugiardi canteranno un giorno della sua bellezza senza
nemmeno averla mai vista. Ti permetto di usare la nostra stanza, l'unica
chiazza linda della casa, il copriletto bianco, il pavimento spazzato di
fresco, e le sue scarpe allineate nell'armadio a muro. Ci sono i suoi vestiti
sulle grucce, tutti i suoi libri in ordine alfabetico, e il grande specchio
immacolato, proprio quello che in questo momento riflette il mio viso. Occhi
gonfi e rughe. Ti lascio questa donna perché sono uno scrittore che non scrive
più, perché sono l'incosciente depredato della sua coscienza, e anche, perché
tu, sei il mio unico amico. È la donna che hai sempre desiderato, quel genere
di donna che la maggior parte di noi, aspetta per una vita. Ora è morta, come
lo sarò io. E anche tu un giorno lo sarai. Quando la troverai, non parlarle con
arroganza, e soprattutto, mantieni bassa la temperatura, se desideri
conservarla a lungo. Devi essere gentile con lei, e cedere alla sue pretese.
Non metterla a parte dei tuoi segreti, ma non fingere con lei.
(Di: Andrea Saltini)
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